L’idea centrale  è quella di sostenere e preservare il legame emotivo tra genitore e figlio fin dall’inizio.  Con il suo Primo Soccorso Orgonomico,  Eva Reich ha dimostrato che il dialogo sensibile e amorevole tra gli adulti e i loro bambini possa avvenire solo sulla base di un corpo rilassato, in cui si percepisca il contatto con sé nel flusso delle proprie sensazioni ed emozioni.  

Ci ha insegnato che quando si perde questo processo di contatto lo si può recuperare con precoci e mirati interventi bio-energetici di Pronto Soccorso Emozionale. 

Per questo nel Pronto Soccorso Emozionale di Eva Reich, vengono proposte ed utilizzate risorse per scoprire e migliorare queste risorse presenti in noi. Nelle esperienze di contatto nella relazione con il bambino si sostengono la percezione del contatto nel corpo, si promuovono pratiche di consapevolezza somatica e si fanno esperienze che educano ad una relazione con il respiro che promuove il centrarsi e il rilassamento.

Grazie a queste esperienze interattive e affettivamente incarnate vissute con il proprio bambino,  i genitori imparano a usare i segnali del loro corpo per interrompere, in una fase precoce, i cicli debilitanti dell’ansia, dello stress e della perdita di vicinanza emotiva al bambino.

Il Pronto Soccorso Emozionale di Eva Reich è un processo orientato al corpo utilizzato nella consulenza in situazioni di crisi e nel corso dello sviluppo del bambino e appartiene all’ambito della psicoterapia preventiva con genitori, neonati e bambini piccoli. L’approccio ha le sue radici nel Primo Soccorso Orgonomico, integra ed è confermato dalle scoperte della moderna ricerca sul cervello e sull’attaccamento. A partire da questa metodologia bioenergetica messa in forma da Eva Reich, il primo soccorso orgonomico nella sua forma attuale è stato successivamente elaborato e sviluppato da Silja Wendelstadt e da Thomas Harms.